Rasssegna Stampa

WESTERNside                         PICCOLI TALENTI CRESCONO:                              febbraio 2005
                                                       Riccardo Cagni e la sua chitarra
 

E' sempre particolarmente affascinante scoprire la vena artistica nei bambini, e nel caso che ci e' giunto all'attenzione parliamo ovviamente di vena artistica in ambito country. Riccardo Cagni e' un vispo ed estroverso BAMBINO DELLA PROVINCIA DI Cremona, un dodicenna che da due anni si diletta in esibizioni dal vivo con chitarra acustica e voce su un repertorio country di una ventina di canzoni. Affascinati ed incuriositi dalla sua storia, abbiamo scambiato due chiacchiere con il piccolo Riccardo:

Ws> Come e' nata la passione per il Country?

Rc> Nel 1997, quando, insieme ai miei genitori, capitammo in uno stand dove un gruppo di giovani suonavano e ballavano country music. Fu una folgorazione per me e per i miei.

 

 

 

Ws> Come reagiscono i tuoi genitori a questa tua passione?

Rc> Mi assecondano cercando di aiutarmi a rimanere equiilibrato, a non perdere mai di vista la realta' e i miei impegni di bambino. Mi raccomandano sempre di vivere alla giornata le mie esperienze artistiche, cogliendo il meglio da cio' cheviene senza aspettarmi nulla di piu'. So di essere fortunato per le esperienze che sto vivendo, ma la mia principale preoccupazione e' la scuola, che per ora sta andando abbastanza bene.

Ws> Quali saranno i prossimi passi?

Rc> L'idea, oltre naturalmente al continuo miglioramento della tecnica chitarristica, e' quella di passare al fingerpicking, ma sara' una cosa graduale e tranquilla. Poi, con il passare del tempo, con il crescere dell'esperienza, con l'evoluzione della voce che so presto o tardi arrivera' vedremo quel che sara'…

     
 

Ws> Come e' nata l'idea di esibirsi dal vivo?

Rc> Io studiavo già chitarra classica da diverso tempo presso un noto insegnante della zona, e la scoperta della country music è stata la molla che mi ha portato a desiderare di cantare, suonare in pubblico. I miei sono stati molto comprensivi e mi hanno assecondato senza indugio! A quel punto i miei studi di chitarra si sono reindirizzati verso il flatpicking e, dopo un altro po' di "preparazione", sono ormai quasi due anni che mi esibisco in tutte le occasioni nelle quali c'e' un evento che prevede musica country dal vivo: feste, fiere, concerti. Ho partecipato a numerose edizioni del Cantabimbo e sono stato scelto, con mia grande sorpresa, per cantare, ballare, recitare insieme ad altri 14 coetanei nel cast del musical "Tutti Insieme

 

per quanto riguarda l'inglese non ho nessun problema. Anzi, l'assimilazione dei testi e il continuo esercizio della pronuncia mi ha aiutato molto con la scuola!

Ws> Come prepari il repertorio?

Rc> Quando sento una canzone che mi piace e mi ispira, cerco con l'aiuto di mio papa' su Internet il testo e il file midi. Una volta ottenuta la base midi (non sempre facile da reperire), separiamo i vari strumenti, eliminiamo al computer la parte di chitarra e costruiamo così la base che incidiamo su Cd. A casa mi esercito con il testo e le parti di chitarra, e quando mi sento sufficientemente pronto includo il brano nel mio repertorio, che oggi è composto da una ventina di canzoni. Quando non trovimo il file midi provo io stesso, a crearmi le basi utilizzando un altro strumento software che permette di assemblare suoni di qualsiasi strumento e costruire così canzoni pronto uso.

       
 

Appassionatamente" (con Michelle Hunziker e Luca Ward), in scena al Teatro della Luna di Assago (Mi) fino al 25 febbraio.

Ws> Hai studiato anche canto? E come va con l'inglese?

Rc> Sembrera' incredibile ma no, sono autodidatta, e finora i risultati di pubblico e "critica" sono stati incredibilmente positivi ed incoraggianti;

 

Ws> Quali artisti e canzoni prediligi? Come scegli le canzoni?

Rc> Il mio genere e' il (cosidetto) "New Country". Tra gli artisti americani prediligo Alan Jackson, Vince Gill, Brad Paisley, Brooks & Dunn. Poi ci sono i top italiani come Tiziano Romani (che e' mio grande supoporter e mi aiuta in modo incredibile a migliorarmi), Anchise Bolchi e Luca Olivieri. Mi piace tanto ascoltare canzoni ed assimilarle per capire se possono andare bene per me: cerco di memorizzarne melodia, accorsi e parole e provo, appena possibile, a riprodurli in casa con la chitarra e tentare sperimentazioni e personalizzazioni.

  Insomma, ci troviamo a scoprire nell'italianissimo nord padano un bambino dalla passione davvero particolare, quella per la musica country, vissura "in prma linea", da musicista gia' ben formato, un musicista che e' anche gia' abbastanza estroverso e simpatico per reggere il palco da solo, e anche un buon ballerino di line dance, a quanto ci e' stato possibile vedere.. Auspicando tutto il successo possibile per la "carriera" di Riccardo Cagni e per la gioia dei suoi simpatici genitori, vi invitiamo ad andare a sentirlo dovunque ve ne sara' l'occasione, facendo riferimento al suo sito web: www.riccardocagni.com. Auguri!      
                 

 

LA CRONACA
Crema, la Città  
Martedì,
  3 agosto 2004 21
Riccardo Cagni ha iniziato a suonare la chitarra a 6 anni. Adesso compone testi e suona in giro per l'Italia
Riky, 12 anni e il country nelle vene
La passione è scoppiata 6 anni fa dopo una visita a Travagliato Cavalli
  Le distese della prateria americana, le distese della campagna cremasca. La storia che andiamo a raccontarvi potrebbe essere la trama di una puntata del telefilm americano Hazzard. Musicisti a Crema ce ne sono davvero tanti, più di 500. Ma ce n'è uno in particolare che sta per esplodere. Si chiama Riccardo Cagni. Ma cosa ha di particolare questo Riccardo? Semplice, suona la chitarra country come farebbe John Denver, canta testi country e fa ballare le ragazzine. Un ultimo particolare: ha 12 anni. No signori, non si tratta di uno di quei bimbi prodigio, tristi tristi, da Bravo Bravissimo che scimmiottano i "grandi" spinti dai genitori. La passione di Riccardo è genuina; l'ha presa tutta dai genitori Zefferino e Daniela, una coppia di 35enni cremaschi, appassionati di musica e di cavalli. Tutto nasce 6 anni fa quando i due si recano alla manifestazione Travagliato Cavalli con il piccolo Riccardo al seguito. Sarà l'atmosfera, saranno gli animali, sarà la musica, quanto sta che al ritorno il bambino esprime il desiderio di suonare la chitarra. Assecondato. Lo mandano alla Nuova Scuola di Musica Monteverdi dove studia per 5 anni. Ma la musica classica non lo appassiona più di tanto. A lui piace il country. Si mette a suonare la chitarra  
 

 

come farebbero i protagonisti di un film western. Nasce allora l'idea di farlo suonare alla Sagra di Castelnuovo, assieme ad un gruppo di ragazzine del quartiere che ballano in abiti a tema. Si diverte Riky, giovane menestrello della chitarra. Inizia a suonare anche l'elettrica, va a lezione da Enzo Rocco che ne libera l'attitudine leggera e scherzosa. "Abbiamo visto che la cosa lo divertiva, e parecchio - spiegano i genitori - e allora abbiamo pensato di cercare altri posti dove farlo esibire dal vivo. Quale posto migliore che tornare laddove era nato tutto?" Detta fatto Riky quest'anno torna a Travagliato Cavalli e riscuote un gran successo.   Suona il 25 aprile e il 2 maggio davanti ad un pubblico prima incuriosito e poi sempre più conquistato da quel ragazzino che si presenta sul palco solo soletto con la chitarra più grande di lui, il cappellone a larghe tese bianco (stile Boss Hoog) calato sulla testa, una voce esile ma intonata e un tocco di chitarra da fare invidia ai "Grandi". Oramai ha un repertorio di una ventina di canzoni. Cover dei maggiori protagonisti del new country a stelle e strisce come Alan Jackson. Comincia anche a scrivere dei testi in italiano sui pezzi. Uno su un'interrogazione di matematica particolarmente difficile, uno sulla vittoria della Grecia agli europei. La vita e le difficoltà, i successi e gli imprevisti, nella migliore tradizione del blues che racconta la vita di tutti i giorni. La sua attività dal vivo prosegue. Il palco più importante che ha finora calcato è stato quello del Salone del Cavallo di Reggio Emilia lo scorso 23 maggio. Ma ha suonato anche a Casalpusterlengo, Cremona, Traversetolo. Ha cominciato ad apparire anche in città. Ospite al Festival della Canzone Stdentesca e protagonista del pomeriggio del Dossena Day. L'ultima serata alla grigliata del Fan Club dei Nomadi proprio due giorni fa.  

Adesso pare che si metterà a suonare con costanza in un locale country del cremasco. "Noi vogliamo che pensi llo studio prima di tutto - puntualizzano i genitori - non lo spingiamo per nulla. E? lui che vuole fare, che crea, che sperimenta". E allora ecco nell'aria l'idea di mettere su una band vera e propria. "Ma speriamo che se succeda non si metta a suonare metal", chiude divertito il padre. Riccardo ha anche un bel sito che racconta tutta la sua bella storia: www.riccardocagni.com.

 

di EMANUELE MANDELLI.

                         
                         

 

 

 

REGGIO EMILIA

Domenica pomeriggio

23 Maggio 2004